Le regole d'oro della musica d'insieme

Riccardo Cassani


Le 15 regole d'oro della musica d'insieme
Commenti a cura di (inventati da) Riccardo Cassani

 

1) Suonate tutti lo stesso pezzo.
Consiglio di Cage: "In caso ciò non fosse possibile proseguite sorridendo in maniera ebete, nessuno si accorgerà dell'accaduto".

 

 

2) Fermatevi ad ogni ritornello e discutete animatamente se ripetere o no.
Regola di Beecham: "La necessità di eseguire un ritornello è direttamente proporzionale alla quantità di musica scritta sotto la Casella 1".

 

 

3) Chi stona getti un'occhiataccia ad uno dei suoi colleghi.
Corollario di Machiavelli: "La manovra riuscirà al meglio se nel contempo assumerete una smorfia di disgusto e vi farete notare dagli altri".

 

 

4) Accordate con la massima cura prima di suonare. Dopo di che potrete stonare per tutta la sera con la coscienza a posto.
Commento di un'anonima viola di fila: "Se accordo perfettamente le dita che ci stanno a fare?".

 

 

5) Girate le pagine con la dovuta calma.
Precetto di Piatigorsky: "Girare la pagina con foga farà solo capire ai colleghi che siete rimasti indietro a causa di un passo difficile (vedi regola 10)".

 

 

6) Una nota giusta al momento sbagliato è una nota sbagliata (e viceversa).
Consiglio di Machiavelli: "Adottate la manovra della regola 3 e relativo corollario".

 

 

7) Se tutti s'imbrogliano, eccetto voi, allora siete voi ad imbrogliarvi.
Teorema di Perry Mason: "E' vero, ma sono gli altri a doverlo dimostrare".

 

 

8) Cercate di massimizzare il NNPS (Numero di Note Per Secondo). Vi guadagnerete l'ammirazione degli incompetenti (e dei colleghi).
Affermazione di De Sarasate: "Più veloce riuscite a suonare, meno tempo gli date per accorgersi delle porcherie che fate".

 

 

9) Le legature, i colori e gli abbellimenti, non devono essere rispettati. Servono solo ad abbellire la pagina stampata.
Teoria di Stokowsky-Mengelberg: "L'importante è rispettare lo spirito dell'autore (vedi regola 13 e relativo suggerimento)".

 

 

10) Se un passo è difficile rallentate. Se è facile accellerate. Alla fine tutto si aggiusta.
Trucco di Boskowsky: "Se ne siete in grado, otterrete lo stesso risultato anche accelerando i passi difficili e rallentando i passi facili. Questo vi otterrà oltretutto grande considerazione tra i colleghi".

 

 

11) Quando vi siete persi del tutto, fermate tutti gli altri e dite: "Forse dovremmo accordare meglio".
Espediente assunto a regola che si fa risalire ad un anonimo musicista della corte di Esterhaza, cui Haydn dedicò la sinfonia "Il Distratto".

 

 

12) Se per colpa vostra tutti gli altri si sono dovuti fermare, spiegate dettagliatamente le ragioni per le quali vi siete imbrogliati. Tutto ciò desta sempre molto interesse.
Anonimo contrabbassista del XX secolo: "Sono stonato? E' un problema di acustica! Poi col pubblico cambia tutto".

 

 

13) La vera interpretazione è quella nella quale non resta più una sola nota dell'originale.
Suggerimento di Stokowsky-Mengelberg in caso di contestazioni:"Però la nostra interpretazione è assolutamente fedele allo spirito dell'autore".

 

 

14) Una nota stonata suonata con timidezza è una nota stonata, una nota stonata suonata con autorità è un'interpretazione.
Dogma di Darmstadt: "La profondità di un'interpretazione è direttamente proporzionale alla quantità di note errate eseguite".

 

 

15) Quando tutti gli altri hanno finito di suonare, non continuate a suonare le note che vi sono avanzate.
Postulato di Brandis: "Per quante note vi siano avanzate l'accordo finale è sempre al tallone in giù. Tranne nei casi in cui è alla punta in su".